Manutenzione obbligatoria stufe a pellet: cosa dice la legge

Manutenzione obbligatoria stufe a pellet cosa dice la legge

Le stufe a pellet si sono affermate come un’efficiente alternativa per il riscaldamento, offrendo la possibilità di risparmiare e gestire autonomamente il comfort termico delle proprie abitazioni. In particolare, negli ultimi anni, di fronte all’aumento dei costi del gas e dell’elettricità, sempre più italiani hanno fatto ricorso al pellet per scaldare le proprie case. Nonostante il picco dei prezzi di questa materia prima, il compromesso si è dimostrato spesso soddisfacente. Tuttavia, è importante considerare che anche le stufe a pellet richiedono un’adeguata manutenzione. Esploreremo i doveri in materia, il momento ideale per eseguire la manutenzione e le relative spese.

Obblighi di manutenzione delle stufe a pellet

La manutenzione ordinaria delle stufe a pellet è generalmente eseguita autonomamente e comprende interventi di pulizia che devono essere frequenti. Nonostante la manutenzione ordinaria non imponga obblighi particolari, rappresenta un controllo cruciale per garantire l’efficienza del pellet e limitare la produzione di sostanze nocive.

Manutenzione straordinaria: elementi da controllare

D’altra parte, la manutenzione straordinaria è essenziale per la revisione obbligatoria e deve essere svolta da un tecnico, specialmente in caso di guasti o malfunzionamenti. In dettaglio, la revisione annuale deve verificare la tenuta delle guarnizioni, l’emissione dei fumi, dei componenti elettromeccanici e l’asportazione dei residui.

Frequenza e costi della manutenzione delle stufe a pellet

Come accennato, chi possiede una stufa a pellet è tenuto a eseguire la revisione obbligatoria, fondamentale non solo per garantire il corretto funzionamento, ma anche per la sicurezza, da effettuare annualmente. A differenza della pulizia ordinaria, che può essere eseguita autonomamente con costi minimi, la revisione richiede l’intervento di un tecnico.

Di conseguenza, i costi della manutenzione variano in base al servizio e alle tariffe del tecnico, ma anche alle condizioni della stufa e agli interventi necessari. In genere, la manutenzione straordinaria di base ha un costo di circa 80 euro, mentre includendo la manutenzione della canna fumaria, i prezzi oscillano tra 150 e 200 euro.

Differenze tra stufe a pellet con e senza canna fumaria

Si evidenzia una sostanziale differenza tra le stufe a pellet con canna fumaria e quelle senza. Le prime sono più economiche a parità di condizioni, mentre le seconde, sebbene richiedano un costo iniziale maggiore, consentono significativi risparmi nella manutenzione, presentando anche minor impatto ambientale e migliore rendimento energetico.

Cosa accade in caso di mancata manutenzione

I proprietari di stufe a pellet sono obbligati a effettuare revisioni annuali, da annotare nel Libretto di impianto, secondo quanto previsto dalla legge. Saltare la revisione annuale è rischioso, poiché può compromettere il funzionamento della stufa, aumentando il consumo energetico e causando danni alla sicurezza e all’ambiente. La mancata revisione può comportare pesanti sanzioni, come previsto dal Dpr 74/2013, che prevede multe da 500 a 3.000 euro per la mancanza del libretto o della manutenzione annuale.

Inoltre, gli installatori di stufe a pellet che non rilasciano la documentazione rischiano multe tra 1.000 e 6.000 euro. La violazione può essere rilevata automaticamente dalle autorità, sottolineando l’importanza di rispettare le normative. In aggiunta, diverse Regioni stanno sviluppando un catasto elettronico delle stufe a pellet per monitorare la regolarità degli impianti, inclusa la pulizia annuale.

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