Usare il pellet come concime: ecco come

Abbiamo visto in più occasioni come sia possibile riciclare la cenere proveniente dalla legna del camino o dal pellet bruciato nella stufa: in entrambi i casi, si tratta di un sottoprodotto di una biomassa che, quindi, può trovare largo impiego in diverse questioni domestiche come detersivo per il bucato, debellatore di ghiaccio o fertilizzante per l’orto.

In particolare, oggi ci soffermeremo proprio sull’utilizzo come concime: ecco tutto quello che c’è da sapere!

Un ottimo fertilizzante tutto naturale

La cenere di pellet può facilmente trovare impiego come fertilizzante per le piante da balcone e da orto, ma con qualche eccezione: questo concime organico, infatti, è ricco di potassio ma povero di azoto, per cui non risulta un fertilizzante completo e, ritrovandosi ricco di calcare (basico), è da evitare su piante acidofile. Nel dubbio, prima di procedere, meglio controllare le caratteristiche dei propri vegetali attraverso internet o il parere di un esperto.

Ovviamente, sappiamo che esistono diverse qualità e tipologie di pellet e, di conseguenza, vi saranno anche relative differenti ceneri: di solito, comunque, il consiglio è di sfruttare sempre la fiamma proveniente da un prodotto di buona qualità (a meno che non ci si trovi in ambiti industriali) che, essendo forgiato essenzialmente in legno vergine di faggio, genererà una cenere ideale per fertilizzare l’orto.

Ad ogni modo, è sempre buona norma accompagnare l’utilizzo delle ceneri di pellet – che è valido comunque anche come preziosa e fruttuosa modalità di riciclo – con altri prodotti mirati in grado di arricchire il terreno di quelle sostanze mancanti, ad esempio attraverso concimi azotati.

Insomma, sebbene nella maggioranza dei casi la cenere del camino sia, forse, più nutriente e indicata per ravvivare e dare supporto alle nostre piante, anche quella derivante dal pellet può trovare un ottimo riutilizzo nei nostri vasi e nei nostri terreni, apportando notevoli benefici:

  • può essere aggiunta al compost, rendendo il fertilizzante naturale più completo;
  • combatte diversi parassiti (incluse lumache e limacce) poiché si attacca alle pareti molli e le “secca” (anche se questa azione dura poco, non essendo a prova di vento o di pioggia);
  • evita l’accumulo di rifiuti da smaltire, risultando un concime duraturo, efficace e soprattutto sempre reperibile a costo zero nelle stagioni più fredde.

Un ultimo consiglio: occhio a ricordare di zappare la cenere nel suolo, dopo averla sparsa sulla superficie del terreno.

Buone coltivazioni a tutti!

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