Il pellet è una risorsa green sempre più impiegata, in Italia e all’estero, sia nelle comuni abitazioni che in uffici, aziende ed edifici pubblici.
Notizia degli ultimi tempi, anzi, è proprio quella che riguarda interi palazzi riscaldati e mandati avanti in maniera ecologica attraverso caldaie a pellet. Il fatto che la richiesta sia tanto aumentata, però, implica anche qualche aspetto negativo della questione: ad esempio, bisogna fare molta attenzione al prodotto che si compra e all’azienda alla quale ci si riferisce, poiché si potrebbe incappare in compravendite fraudolente che si concludono in un investimento di denaro a vuoto!
Qualche tempo fa abbiamo parlato di una maxitruffa ai danni dei consumatori da parte di una azienda che non spediva il pellet a casa degli acquirenti, costringendoli ad unirsi in una denuncia collettiva che si risolse in una multa di ben 100mila euro; molte email finirono anche a “Le iene“, “Striscia la notizia” e “Mi manda Rai 3” e questa mobilitazione mediatica fu sicuramente un punto in più per spingere l’Antitrust ad infliggere all’azienda la salata sanzione amministrativa.
Il caso di cui ci occupiamo oggi, invece, è ancora più intricato, poiché coinvolge una vera e propria azienda fantasma.
Il caso Eicom
La notizia è recentissima (risale ad Ottobre 2019): tutto è partito da un’offerta particolarmente allettante – forse anche troppo – che ha spinto centinaia di clienti ad effettuare copiosi ordini online sul sito incriminato, pagando i propri acquisti senza mai, però, ricevere nulla. A finire nel mirino è stata la Eicom Srl, azienda con sedi a Pombia (provincia di Novara) e Angera (provincia di Varese): peccato che entrambe siano state tempestivamente chiuse e che, al momento della richiesta di spiegazioni per la mancata consegna, gli acquirenti si siano ritrovati in mano un pugno di mosche, poiché era impossibile persino raggiungere al telefono l’amministrazione.
Il Segretario Nazionale dell’Associazione Codici (per la difesa dei consumatori), Ivano Giacomelli, ha dichiarato di aver segnalato tutto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, pronto a farsi carico di questo nuovo problema che ha depauperato le tasche di molti italiani. L’intenzione mira ad un risarcimento danni collettivo
L’invito, però, è sempre quello di prestare la massima attenzione quando ci si trova dinanzi ad occasioni “troppo” imperdibili e a porsi qualche domanda in più riguardo eventuali richieste di pagamento anticipato. D’altro canto, abbiamo illustrato più volte quali siano le caratteristiche e le certificazioni imprescindibili che il pellet deve possedere per essere sicuri di portare a casa un prodotto di ottima qualità e resa.
Come in tutti gli ambiti commerciali, quindi, meglio non farsi cogliere impreparati!