Scopriamo le stufe combinate a legna e pellet

Abbiamo messo spesso a confronto legna e pellet per cercare di capire quale biomassa sia più conveniente, in quanto a riscaldamento domestico, vagliando ogni aspetto del loro impiego, dal potere calorifico alla spesa annuale che ogni famiglia deve fare per affrontare le stagioni fredde (o per alimentare forni di nuova generazione).

Ne sono emerse una serie di valutazioni interessanti, non ultime quelle dichiarate dal Presidente UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) che ha ribadito quanto l’utilizzo di dispositivi in grado di generare calore ad emissioni zero siano fondamentali, soprattutto nei Comuni italiani a carattere rurale, ancora non metanizzati.

Tuttavia, non sempre bisogna davvero “scegliere”.

Il mercato, infatti, mette a disposizione degli impianti ibridi che sono in grado di bruciare legna e pellet contemporaneamente, con una versatilità che sa rivelarsi molto comoda per chi, ad esempio, possiede disponibilità alternate sia dell’uno che dell’altro materiale. Pensiamo, ad esempio, a chi vive in campagna: perché privarsi della possibilità di bruciare della legna secca per riscaldarsi, magari a costo zero perché proveniente da potature e altri lavori di orto e giardinaggio?

Un sistema interessante di gestione dell’energia, che permette anche dei risparmi importanti, quindi. Cerchiamo di capirci di più.

Parola d’ordine: versatilità

Confrontando questi impianti ibridi con quelli standard, la prima cosa che si nota è la resa calorica, la potenza, cioè, del calore che si sprigiona, a parità di condizioni e di tempo: questa è sicuramente maggiore, potendo sfiorare percentuali anche del 90% (per i modelli di stufa ad acqua o aria umidificata, che intervengono anche sulla questione dell’aria secca lamentata da qualcuno)!

Anche il potere calorifico è ad alto rendimento, poiché si possono combinare le percentuali relative alla legna e al pellet, generando un’ottima quantità di calore con poco combustibile: si è stimato che le stufe ibride offrano un risparmio anche del 50-60% rispetto agli impianti a gasolio e del 30-35% rispetto a quelli a metano.

Tra le stufe moderne più performanti ci sono sicuramente quelle di ultima generazione, capaci addirittura di “riconoscere” autonomamente il materiale da bruciare, anche in corso d’opera: questo significa auto-settarsi in base alla biomassa presente in quel momento, senza sprechi e in assoluta comodità.

Gli ambienti di casa, in questo modo, saranno costantemente e uniformemente mantenuti caldi senza troppi interventi manuali, offrendo agli utilizzatori un comfort probabilmente mai sperimentato prima, anche grazie alla possibilità di programmazione del riscaldamento (prevedendo accensioni e spegnimenti automatici grazie ad un termostato integrato).

Ma c’è di più.

Perché noi sappiamo che la scintilla per la combustione viene offerta da una piccola scarica elettrica, ottenuta proprio da un collegamento della stufa con l’impianto di casa: e se dovesse mancare la luce? Si è costretti a rimanere al freddo ed anche al buio?

Non necessariamente!
Le stufe ibride, infatti, bruciando la legna, potranno creare l’energia necessaria per l’accensione e per continuare a bruciare… semplicemente usandole come un camino!

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