Scegliere il pellet dall’odore

odore pellet

Nonostante siano in tanti a scegliere di passare ad una stufa a pellet, nel momento della scelta, prima di acquistarla, iniziano i dubbi: Maggiore o minore inquinamento? La manutenzione costa di più o di meno? Riscalda più il camino? È facile da trovare? La qualità? La puzza? Proprio quest’ultimo punto è considerabile un luogo comune abbastanza diffuso che fa da deterrente: il pellet non solo non puzza, ma è possibile sceglierlo dall’odore. 

Basta solo essere informati sui prodotti e considerare la scelta più adeguata alle vostre esigenze. 

In commercio, infatti, esistono tanti tipi di varietà di pellet, ognuna con una propria essenza che la caratterizza: ognuna è in grado di regalare all’ambiente un profumo diverso. Come è giusto che sia, si tratta di un fattore non di poco conto per chi sceglie di acquistare. 

A incidere è anche la scelta della stufa, oltre che del pellet: per questo è opportuno farsi consigliare adeguatamente da professionisti del settore, lasciandosi guidare in entrambi i casi. 

Il pellet, quindi, si divide in essenze dure e in essenze dolci: della prima categoria fanno parte legni duri come il rovere, il faggio, il castagno, il carpino, l’acero, la betulla, e la loro combustione è ottimale per il riscaldamento in quanto persistente e duratura. Le essenze dolci, invece, si accendono più velocemente e non durano a lungo: fanno parte di questa tipologia il salice, il ciliegio (ottimo anche per la cottura) e il pioppo.

Per sdoganare l’idea del pellet che puzza, basti ricordare che il suo odore è utile anche per comprenderne la qualità: sono più pregiati, infatti, quelli che durante la pellettatura, emanano un odore leggermente dolce (simile a quello della colla) a causa dello scarico di lignina.

Visto che si tratta di un prodotto naturale, l’odore del pellet è del tutto simile a quello del legno che brucia. La puzza potrebbe derivare da due fattori:

  • se il pellet è di bassa qualità o prodotto con additivi chimici. In questo caso il consiglio è quello di affidarsi ad altre marche o tipologie;
  • se la vostra stufa necessita di manutenzione. Potrebbe dipendere da un’ostruzione della vostra canna fumaria, o dal fatto che non sia stata pulita adeguatamente.

Tra le valutazioni da fare, c’è da considerare che alcuni pellet, a prescindere dall’odore, vanno a sporcare maggiormente la vostra stufa, talvolta lasciando maggiori residui di resina, talvolta più residui di carbone e cenere, incidendo sia sulla cabina che sulla canna fumaria. 

Prima di scartare l’opzione stufa a pellet a causa della puzza, dunque, è meglio informarsi maggiormente e, anzi, scegliere il vostro prodotto guidati dall’odore.

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