Pellet umido: le conseguenze per la stufa

Il pellet è una biomassa che si ricava trattando tramite pressatura scarti di legno vergine e segatura: è così che si ottengono i piccoli cilindretti che, incendiati nella stufa, sono capaci di riscaldare grandi ambienti senza inquinare e senza farci spendere un patrimonio.

È proprio la sua natura, però, a favorire alcuni imprevisti che potrebbero influire molto negativamente sulla sua resa; uno su tutti, l’umidità.

Sacchi di pellet forati o non stoccati per bene, ad esempio, potrebbero ritrovarsi ad accumulare acqua (si nota dalle goccioline o dal vapor acqueo che condensa sul rivestimento in plastica) o muffe: basta pensare ad un pacco rimasto aperto all’arrivo del tepore primaverile, lasciato in garage a contatto con pareti fredde o interessate da risalite di umidità e muffe; l’attesa per l’arrivo dell’inverno successivo dura diversi mesi, per cui è molto facile che, in casi come questi, ci si ritrovi un bel quantitativo di pellet da buttare, poiché divenuto oramai inutilizzabile.

Deterioramento: come evitarlo

Un pellet inumidito è, in pratica, della segatura che incamera acqua e tende a sgretolarsi velocemente: lo si nota facilmente guardando il fondo del sacco, dove è possibile notare un’alta quantità di residui; quello stesso particolato che potrebbe dare vita a problemi di clinker e di accensione e sporcare la stufa in maniera eccessiva. Infatti, quando è presente dell’umido, la combustione è, ovviamente, poco efficiente perché il fuoco, prima di attecchire, deve far evaporare tutta l’acqua incamerata; questo, un po’ come accade anche per la legna da ardere, può anche portare ad altre cattive conseguenze, come un pellet che non brucia ma carbonizza, diventando praticamente inutile, oltre che dannoso per la pulizia e la manutenzione della stufa. Addirittura, in alcuni casi, il meccanismo di carico può restare intasato.
Evitare tutto questo, però, non è difficile: innanzitutto si deve imparare a stoccare il quantitativo di pellet che si acquista nella maniera più idonea, in luoghi asciutti e ventilati, lontano da mura umide (se proprio non si può evitare, tornano utilissimi degli economici pannelli di polistirolo o compensato) ed eventualmente appoggiato in alto, su scaffalature, bancali e pianali che non tengano i sacchi a contatto col pavimento; inoltre, è fondamentale portare a casa solo prodotti di qualità, certificati e con una percentuale d’umidità inferiore all’1%.

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