Quella del pellet è una generazione di biomassa in continua evoluzione: più viene adottata come soluzione per la vita quotidiana dei consumatori e più se ne studiano qualità, migliorie e materie prime per ottenere il prodotto non solo più sicuro, ma anche altamente performante con il minimo della spesa ed il massimo dell’ecosostenibilità.
Tutto questo, però, non riguarda solo il settore del riscaldamento. Il pellet, infatti, non viene comprato soltanto nelle stagioni invernali e non sempre gli acquisti estivi hanno esclusive mire di risparmio: negli USA, ad esempio, è nato un particolare tipo di prodotto collegato alla cucina, un vero e proprio pellet da barbecue che sta trovando grande successo; in Italia questo tipo di mercato va molto più a rilento, un po’ perché non c’è ancora alcuna normativa che stabilisca come dovrebbe essere forgiato un pellet di questo tipo ed un po’ perché, erroneamente, siamo abituati al concetto di “legna che brucia” per cucinare tantissimi cibi, dalla pizza al pane (nei forni a legna), per cui non ci si è posti granché il problema di utilizzare prodotti destinati alle stufe come “carburante” per i barbecue; ma c’è tanto da sapere e da valutare, per non rischiare la salute.