Una stufa a pellet è un dispositivo che è in grado di accompagnare gli inverni familiari anche a tempo indeterminato… a patto di offrire, regolarmente, manutenzione e cure approfondite.
Abbiamo visto, ad esempio, cosa può succedere se si procrastina sulla pulizia delle griglie (clinker) e quanto sia importante utilizzare pellet di qualità, e proveniente dalle sorgenti migliori, che non lasci troppi residui polverosi e resinosi da rimuovere troppo frequentemente.
Ma cos’altro c’è da sapere in termini di manutenzione?
Pulizia e manutenzione
Dall’accumulo di residui è facile rendersi conto di quando sia arrivato il momento di procedere con la pulizia: si apre la camera di combustione, si elimina tutto e si procede, poi, con l’estrazione di eventuali parti mobili per andare più a fondo (nelle stufe più piccole e meno potenti, da 8,5 kW o meno, però, non bisogna smontare nulla!), qualora si preveda una pulizia straordinaria del dispositivo.
Svitate le due farfalline ai lati, si rimuovono le piastre di ghisa che formano le pareti della camera di combustione (il bruciatore), si aspirano le impurità, si rimuove l’anello di stoffa (che va sostituito ogni 2 anni) e si continua la pulizia. A questo punto ci si può inoltrare ancora più internamente: una linguetta nera, che sporge proprio nella stessa posizione dell’anellino di stoffa, va tirata verso sinistra per estrarre lo sportellino e si accede, così, al vano motori, da pulire con un aspirapolvere a becco sottile, poiché piuttosto difficile da raggiungere, nella stragrande maggioranza dei casi.
Ultimato tutto si può procedere al rimontaggio per poi passare alla canna fumaria, che va pulita almeno una volta all’anno.
Per questa mansione si può ricorrere all’utilizzo di un kit di pulizia fai-da-te oppure ad un tecnico specializzato.
Se, invece, quella che si ha intenzione di fare è una semplice pulizia ordinaria, basta ricorrere al tasto “Funzione pulizia stufa“, a dispositivo spento, oppure alla rimozione manuale dei residui tramite il cassetto di raccolta (per comodità, si può usare un aspirapolvere o anche un bidone aspiratutto che aiuti a smaltire velocemente la cenere).
Questi rifiuti, provenienti al 100% da biomasse, vanno conferiti con la raccolta differenziata dell’umido ma si rivelano anche eccezionali fertilizzanti, nel caso possediate un giardino o grandi vasi per piante in cui smistarli.
Prodotti
Sicuramente, uno dei lati positivi dell’impiego di una stufa a pellet è anche quello per il quale non è necessario utilizzare spugne abrasive per la pulizia che, anzi, vanno evitate, preferendo aspirapolvere e panni asciutti per ottenere il risultato migliore. Anche i detergenti non sono necessari, a meno di fuliggine incrostata sui vetri: in quel caso si può utilizzare qualcosa di specifico, formulato proprio per stufe e camini.
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