Gli scarti del giardino diventano pellet

La raccolta differenziata è diventata, ormai, una realtà consolidata all’interno della stragrande maggioranza dei comuni italiani, anche se non tutti offrono la stessa praticità e velocità nel ritiro degli sfalci di potature provenienti, ad esempio, da grandi terreni e giardini.

In molti casi, anzi, sono gli stessi cittadini a doversi occupare di portare sacchi di rifiuti ingombranti e pesanti alle isole ecologiche preposte, talvolta accessibili – oltretutto – soltanto in limitate fasce orarie. In tantissimi hanno ridimensionato questo problema con l’ausilio di una compostiera, che aiuta a riciclare in parte questi rifiuti “green” per produrre concime naturale per piante, orti e fiori. Con un biotrituratore è possibile trasformare anche i pezzi più grandi (rami e tronchi) in cippato, per compattare materiale più piccolo e comodo da lasciare a macerare.

Tuttavia, a volte la pulizia di un terreno agricolo o di un giardino è davvero portentosa e sarebbe impossibile riciclare tutto per del compost; il materiale in eccesso sarebbe, ogni volta, tantissimo. Proprio per questo motivo si è pensato ad un’altra soluzione: quella del biocombustibile!

Una risorsa da riciclare

Riciclare, risparmiare ed evitare stancanti viaggi all’isola ecologica. È davvero possibile?

Basta procurarsi il necessario e armarsi di buona volontà!

Infatti, con lo stesso biotrituratore (chiamato anche cippatore) sopracitato, è possibile ottenere del cippato da trasformare in pellet con cui rifornire la stufa d’inverno. Questo dispositivo (disponibile in varianti professionali e semi-professionali, a seconda delle esigenze) è in grado di triturare rami, erba, foglie e tutti gli altri scarti organici in modo da ottenere in cambio del materiale comodo da maneggiare e trasportare (o compostare, come abbiamo visto); l’importante, è mettere “in lavorazione” soltanto legno ancora fresco, tassativamente non secco. Ovviamente, sarà necessario munirsi anche di una pellettatrice per “fabbricare” in casa questo biocombustibile da utilizzare per riscaldarsi in inverno o nei forni a pellet che il mercato mette oggi a disposizione.

Investire su questi macchinari significherà, sin da subito, essere indipendenti nella produzione di pellet e, quindi, smaltire via via questi costi iniziali, non solo riducendo l’acquisto di questa materia prima ma anche i viaggi alle isole ecologiche, disturbo e spese di carburante annessi compresi.

Un bel vantaggio per chi decide di intraprendere un percorso di vita più green, ritrovandosi, alla lunga, anche un bel risparmio nell’economia domestica annuale.

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