Il pellet è un materiale di origine vegetale che sta conoscendo una grande diffusione. È molto utilizzato soprattutto per gli impianti riscaldamento, come ad esempio stufe e camini.
Spesso quando si ordina un pellet per alimentare la propria stufa o il proprio camino ci si interroga sui consumi. Tuttavia, stabilirlo con esattezza non è un’operazione semplice, anche perché bisogna tener conto della diversità dei diversi modelli di stufe, della durata dell’inverno, dell’isolamento termico delle abitazioni e di tanti altri fattori. Al tempo stesso, però, esistono anche una serie di parametri con i quali è possibile conoscere il consumo del pellet tramite una semplice formula. In questo articolo cercheremo quindi di capire come si calcolano i consumi del pellet.
Come conoscere i consumi del pellet
Prima di capire come conoscere il consumo del pellet può essere utile conoscere anche il tasso di umidità. A tal proposito, è necessario adottare un metodo termogravimetrico, ovvero una tecnica attraverso la quale si fa evaporare l’acqua in un campione di pellet esponendola ad una fonte di calore. Al termine di questa operazione, calcolando l’acqua versa tramite le pesate, si potrà conoscere il tasso di umidità. Pertanto, il procedimento prevede le seguente fasi:
- Procurarsi un recipiente per l’esposizione alla fonte di calore;
- Immergere il campione di pelle nel recipiente. In questa fase è opportuno fare attenzione alla superficie. Inoltre, il campione deve avere un peso compreso tra i 300 e i 600 g. La temperatura, invece, deve essere di circa 105 gradi;
- Per facilitare il processo di essiccazione è necessario far ricambiare l’aria almeno 3 volte ogni ora. Oltre al ricircolo dell’aria, il tempo di essiccazione varia in base ad alcuni fattori, come ad esempio la dimensione del pellet. Generalmente, l’intero processo dura almeno un’ora;
- Procedere con le pesate, che devono essere effettuate quando il campione è caldo, in modo da evitare il rischio che si depositi acqua.
Per quanto riguarda il calcolo dei consumi, in questo caso è necessario innanzitutto prendere in considerazione il fabbisogno annuale. Come già abbiamo accennato all’inizio, però, su questo valore incidono molti fattori, come ad esempio l’isolamento termico, la temperatura e le dimensioni della casa, della stufa o del camino. Ad ogni modo, è opportuno valutare il numero di ore nelle quali si utilizzerà la stufa, i giorni che costituiranno il periodo invernale, il consumo orario della stufa e le dimensioni dell’abitazione. È importante specificare che per quanto riguarda la durata del periodo invernale, essa varia a seconda degli emisferi della terra e anche in base alla latitudine.
Ecco quindi la formula finale:
Χ = β * У * δ * σ
La X sta per il fabbisogno annuale del materiale; β invece indica il numero di giorni invernali mentre У il numero delle ore giornaliere nelle quali si tiene accesa la stufa; δ indica il consumo orario del dispositivo e σ è il coefficiente che misura le dimensioni della casa.