Con l’avvento dell’inverno e l’abbassarsi delle temperature, il desiderio principale a volte è quello di rimanere ben al caldo in casa, magari sul divano in pieno relax.
Un’abitazione sufficientemente riscaldata è molto importante nella stagione invernale sia per salvaguardare la salute sia per fruire al meglio della propria casa; spesso però l’ aumento del prezzo del combustibile da riscaldamento e le bollette energetiche sempre più alte non rendono sempre possibile il mantenimento di un buon grado di calore.
Questi motivi, uniti ad un’attenzione sempre più grande alla sostenibilità, portano le persone a cercare metodi di riscaldamento alternativi: tra i più diffusi troviamo sicuramente le stufe a pellet.
Il pellet rappresenta una scelta ottimale, perché è
- pratico da usare;
- poco ingombrante;
- sicuro;
- ecologico:
- ha un’elevata resa termica;
- è molto economico.
Cos’è il pellet
Il pellet è un combustibile ecologico ottenuto dall’assemblaggio di trucioli e segatura senza aggiunta di additivi, coloranti e materiali estranei. I due materiali vengono sottoposti a pressatura e trasformati in pezzi cilindrici del diametro di 6mm circa.
il pellet appunto, sotto molti aspetti è considerato anch eun combustibile migliore della legna, infatti:
- permette di ridurre le emissioni di CO2;
- è facilmente accatastabile;
- ha un elevato rendimento termico;
- ha un basso contenuto di umidità.
Chiaramente è fondamentale che utilizziate nelle vostre stufe del pellet di ottima qualità, questo per due motivi principali:
- ottenere il massimo rendimento termico
- salvaguardare le prestazioni della propria stufa.
Vediamo insieme come riconoscere un pellet di qualità
Come riconoscere pellet di qualità
La prima cosa da fare per capire se stiamo acquistando pellet di qualità è assicurarsi che la confezione non sia né gonfia né usurata. Se dovessimo notare anche solo uno di questi due difetti, state pur certi che il pellet è probabilmente pregno di umidità
Il secondo passo è leggere l’etichetta sulla confezione, i criteri di valutazione sono:
- la capacità di produrre calore, dev’essere compresa tra i 4,5 kWh/kg e i 5,5 kWh/kg;
- ll residuo di ceneri che rappresenta la parte di combustibile che non brucia, dev’essere minore dell’1%;
- Il tipo di legno utilizzato per la produzione, il migliore è composto da segatura vergine di faggio e/o abete.
- la provenienenza, è importante verificare che siano presenti tutte le indicazioni riguardanti produttore e luogo di produzione;
- le certificazioni che attestano la garanzia che nel pellett non siano presenti sostanze nocive come collanti e formaldeide.
Classificazione del pellet in base alla qualità
Dal 2011, con la pubblicazione della norma europea UNI-EN 14981-2, sono state introdotte tre classi di qualità per classificare il pellet in base alle sue caratteristiche fisiche e chimiche, quali ad esempio:
- il contenuto di ceneri, un pellet che contiene molti residui di cenere produce più polveri nella combustione e implica una pulizia costante della stufa;
- la quantità di segatura nel sacchetto, la presenza di molta segatura indica che il pellet tende ad essere poco compatto quindi a sfaldarsi e sbriciolarsi, questo comporterà problemi di pulizia.
Le tre classi di qualità in base alle quali sono stati classificati i pellet sono;
- La classe A identifica pellet derivante da legna vergine o da residui legnosi non trattati chimicamente.
- La classe A2: anch’essa comprende pellet derivante da legna vergine o da residui legnosi non trattati chimicamente, differisce dalla classe A per il contenuti di cenere.
- La classe B comprende pellet formato anche da residui legnosi trattati con agenti chimici.
È da specificare che non tutti i paesi della comunità europea permettono l’impiego del pellet di classe B.
Qualunque sia la vostra scelta per l’acquisto del pellet, ricordate sempre che una migliore qualità pressupone sempre maggiori prestazioni in fatto di calore e maggiore longevità della vostra stufa