Abbiamo visto come il pellet rappresenti una metodologia ecologica di riscaldarsi, anche piuttosto economica, considerato che, acquistato in grosse quantità, riesce a proteggere famiglie intere dal freddo anche per diversi mesi.
Ma, a questo punto, sorge un grosso problema: come conservarlo al meglio, evitando che perda tutte le sue qualità, dilatandosi a causa dell’umidità?
I rischi di un cattivo stoccaggio
Non bisogna dimenticare che il pellet è, essenzialmente, un modo intelligente di riciclare legno grezzo, più o meno pregiato, proveniente da diverse fonti (falegnameria, segatura etc). Nonostante sia fondamentale accertarsi della qualità del prodotto che si sta per acquistare, scegliendo la tipologia più adatta alle proprie esigenze, è importantissimo conservare i sacchi nella maniera corretta e nei luoghi più indicati, per evitare che l’umidità “gonfi” e sfarini i cilindretti, privandoli, di fatto, di qualunque consistenza, proprietà e, soprattutto, facendoli diventare difficili alla combustione, a causa della presenza di acqua che deve liberarsi sotto forma di vapore, “raffreddando”, anche di parecchio, il potere calorifico di questo materiale.
Stoccaggio corretto
Il modo migliore per garantire una corretta conservazione del pellet è lasciarlo nei sacchi di plastica termosaldati d’origine, lontano da qualunque fonte di umidità (cantina, contatto diretto con muri o pavimento, etc). Ovviamente, dovendo ricorrere a grandi scorte per superare l’inverno o per la successiva stagione fredda, magari d’estate, per risparmiare anche un po’, tutto può anche dipendere dallo spazio a disposizione: un garage, un box auto, un ripostiglio, a patto siano “asciutti” e liberi da infiltrazioni e muffe, sono luoghi perfetti per assolvere al compito; c’è, poi, chi ha la fortuna di avere un rivenditore di fiducia proprio in zona, che consente di conservare in magazzino i propri acquisti, prelevandoli di volta in volta all’occorrenza: la soluzione ideale per chi vuole fare un grosso investimento cumulativo, senza possedere enormi spazi da dedicare alle confezioni.
Una buona strategia per isolare, o almeno distaccare, il pellet da pavimenti e muri, può essere rappresentata, inoltre, da bancali e strati di polistirolo.
Liberarsi dell’umidità
Una tattica perfetta per liberarsi da piccole infiltrazioni di umidità, comunque, c’è, ma richiede anch’essa un po’ di spazio a disposizione.
Si può, infatti, disporre un baule, una cassapanca o una cesta nei pressi della stufa, dove versare i sacchi di pellet da “seccare”: in questo modo, il calore provvederà a far evaporare l’acqua dai cilindretti e ad “asciugarli”, in modo che possano, poi, essere utilizzati senza problemi.
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