Certificazione “Aria Pulita” per stufe a pellet: come funziona?

Nel campo delle stufe a pellet, ci siamo già occupati delle certificazioni più o meno obbligatorie, che garantiscono di portare a casa un prodotto sicuro e di qualità.

Quella di cui ci occuperemo oggi, invece, è una certificazione volontaria che può essere richiesta ad AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali) per ottenere delle ulteriori stime riguardo stufe, camini, caldaie a legna o a pellet, e, in generale, dispositivi per il riscaldamento domestico con potenza inferiore ai 35 kW (in cui rientrano, ad esempio, anche le cucine a legna).

La certificazione “Aria Pulita” si occupa, in particolare, di esaminare emissioni e rendimento; attraverso un numero di stelle che va da 1 a 4 (anche se l’intenzione è di favorire, ovviamente, i dispositivi più “stellati”, che superano i requisiti dell’immissione sul mercato), si dà una stima globale di 5 fattori:

  • rendimento;
  • emissioni di particolato primario;
  • ossidi di azoto;
  • composti organici totali;
  • monossido di carbonio.

Si rivela, quindi, un ottimo strumento sia per acquirenti, che si ritrovano tra le mani un’ulteriore documentazione per completare la transazione perfetta, sia per i rivenditori, poiché coloro che propongono dispositivi più innovativi ed ecofriendly, si ritrovano automaticamente premiati e favoriti.

Come fare richiesta

La certificazione “Aria Pulita” può essere richiesta sia dalle aziende che producono dispositivi in linea con quelli specificati in precedenza, sia da quelle che commissionano la produzione a terzi, apponendo, poi, il proprio marchio sui prodotti finiti.

Il modulo per compilare la domanda va scaricato dal sito ufficiale per, poi, essere riempito e spedito all’indirizzo di posta elettronica ariapulita.aiel@cia.it.

Attraverso un iter, che è sintetizzato nell’infografica sottostante, infine, si potrà avere riscontro dagli enti (sono, infatti, coinvolti un Comitato di Certificazione ed un Comitato Tecnico composto da rappresentanti di Enea, Legambiente, Enama e Unione Nazionale dei Consumatori ed Etifor, lasciando ad AIEL il ruolo di solo coordinatore, per ottenere maggiore imparzialità) con l’eventuale rilascio dell’attestato di certificazione, dando evidenza pubblica delle emissioni attraverso la pubblicazione all’interno di un apposito database online.

Iter Aria Pulita

Tariffe

Chiunque voglia a ccedere a questo tipo di certificazione deve tener presente che le tariffe (ben definite sul sito ufficiale) vanno intese per singolo apparecchio o per singoli gruppi di apparecchi che condividono stesse caratteristiche di qualità in emissioni, rendimento e potenza. Sono, infine, previste agevolazioni per tutte le aziende associate ad AIEL o facenti parte del Gruppo Apparecchi Domestici e/o del Gruppo Caldaie a Biomassa.

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